I laboratori della Cineteca Sarda sono specializzati nella digitalizzazione e restauro di nastri magnetici (audio/video) e di pellicole cinematografiche 16mm/35mm, garantendo la massima qualità possibile. Grazie a un parco macchine ampio e diversificato, siamo in grado di trattare una vasta gamma di sistemi intervenendo con strumentazioni professionali e tecniche avanzate per preservare e valorizzare ogni singolo documento audiovisivo.
Digitalizzazione di nastri magnetici
Disponiamo di un'ampia selezione di videoregistratori e lettori professionali, capaci di trattare la maggior parte dei formati di videoregistrazione storici:
• Philips LDL e Akai 1/4” – Sistemi rari di registrazione utilizzati a fine anni ’60 e primi anni ‘70
• Sistema professionale 1”- Sistema di videoregistrazione Broadcast
• VCR, VCR-LP, SVR – Formati sviluppati tra gli anni ’70 e ’80, ormai obsoleti e difficili da leggere senza apparecchiature perfettamente calibrate.
• Betamax, Video8, Video2000 – Tre formati storici per l'uso domestico e amatoriale, trattati con videoregistratori Sony e Philips ottimizzati per la miglior resa possibile.
• VHS, S-VHS e VHS Multistandard – Disponiamo di diverse unità amatoriali e professionali (anche con con testine a tracking variabile) per garantire la lettura ottimale di nastri di qualsiasi generazione e condizione.
• Umatic e Umatic SP – Sistemi professionali a 3/4” utilizzati nel broadcast e nell’archiviazione istituzionale. Abbiamo sviluppato tecniche specifiche per la lettura non filtrata dei dettagli dell’immagine, evitando la perdita di informazioni dovuta ai processi di riduzione del rumore integrati nelle macchine standard.
• Betacam, Betacam SP, Betacam SX, Betacam IMX, Digital Betacam (Digibeta) – Formati di registrazione professionale trattati con videoregistratori Sony di fascia alta, garantendo la massima fedeltà possibile.
• MiniDV, DVCAM, DVCPRO – Sistemi digitali su nastro magnetico
Tutti i nastri magnetici vengono sottoposti a un'analisi preliminare per verificarne le condizioni e, se necessario, vengono eseguite operazioni di pulizia, baking e riparazione meccanica.
Digitalizzazione di pellicole cinematografiche
Per quanto riguarda le pellicole cinematografiche sono presenti i seguenti scanner:
• Scanner 5K Archivier della CIR, utilizzato per pellicole particolarmente delicate e per formazione.
• Scanner 2K Archivier della CIR con sensore CCD, anche questo utilizzato per pellicole con particolari problemi e per formazione.
• Lavafilm: strumento multifunzione e multiformato ideato e progettato da noi in congiunzione con la CIR che permette il lavaggio a secco (tramite cuscinetti, PTR e aria compressa) e con liquido. Inoltre permette l'ispezione accurata del film grazie a un sistema di lettura con camera CCD. Possibilità di fare piccole acquisizioni a bassa risoluzione.
Oltre alla semplice digitalizzazione, è anche possibile avere servizi di restauro digitale avanzato, tra cui:
• Correzione del colore e bilanciamento cromatico.
• Stabilizzazione dell’immagine.
• Rimozione di graffi, polvere e difetti della pellicola.
• Sistema Philips ¼” 4 piste stereo;
Digitalizzazione e conservazione di materiali fotografici
La digitalizzazione di materiali fotografici segue gli standard di conservazione con una scansione di 1200 dpi per quanto riguarda le stampe fotografiche e 2400 dpi per vetrini e negativi. Gli scanner utilizzati (Epson V850Pro e Epson GT 20000) sono adatti alla digitalizzaizone professionale e permettono l'acquisizione di piccoli formati, negativi e diapositive e documenti di grandi dimensioni, riviste e periodici.
L'Archivio Fotografico nasce con l'obiettivo di preservare e arricchire la memoria storica già custodita dalla Cineteca, attraverso la digitalizzazione e la conservazione di materiali fotografici. Questo vasto patrimonio comprende supporti e formati differenti, testimoniando quasi due secoli di storia della Sardegna. L'archivio raccoglie sia fotografie istituzionali sia scatti amatoriali, includendo immagini realizzate da fotografi professionisti accanto a fotografie di famiglia che raccontano momenti quotidiani e intimi. È, quindi, una preziosa testimonianza visiva della comunità sarda, dei suoi usi e costumi. Il materiale è consultabile in loco e costituisce la base per attività didattiche, espositive e editoriali.
Nel corso del tempo, la raccolta fotografica si è arricchita grazie ad acquisizioni di materiali appartenenti a storiche famiglie sassaresi e cagliaritane, a celebri fotografi sardi e a importanti collezioni private. A queste si aggiungono le fotografie istituzionali della Regione Sardegna e del Consiglio Regionale. Tra le raccolte più significative vi sono fotografie provenienti da collezioni private risalenti al 1850 (fondo Vodret), immagini che documentano la Cagliari dei primi del Novecento (Costa) e scatti relativi al periodo bellico (Simon Mossa). Il fondo della RAS (Regione Autonoma della Sardegna) conserva materiali istituzionali che coprono un arco temporale che va dagli anni '30 fino ai primi anni 2000.
Oltre alle fotografie, l'archivio conserva piccoli fondi, album di famiglia, cartoline, stereoscopie, vetrini per lanterna magica e una vasta collezione di macchine fotografiche d'epoca.
